Mentre la vita ecumenica sul territorio diocesano scorre irrinunciabile, tra fasi di maggiore collaborazione e rinnovata fiducia e altre di inaspettate difficoltà e momenti più o meno positivi, la prossima Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani (18-25 gennaio 2017) è già definita, con una novità ecumenica che caratterizzerà quest’anno il solenne e tradizionale incontro intercristiano.
Il pesante terremoto che ha messo a durissima prova non solo la vita e la sicurezza di tante persone e famiglie, ma anche numerosi luoghi di culto e di arte della nostra Diocesi, compresa la Cattedrale San Giuliano di Macerata, ancora inagibile, ci ha mosso, in spirito di amicizia, a chiedere ospitalità ecumenica ad una delle altre Chiese sempre presenti negli anni passati a Macerata, alla Veglia di preghiera.
La Chiesa Evangelica Battista di Tolentino e delle Marche si è fraternamente e da subito resa disponibile a preparare ogni cosa (individuazione sede, guida liturgica, inviti, …) per condividere, nell’ascolto della Parola dell’unico Signore Gesù, il tema proposto per l’annuale Ottavario: “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione” (2Cor 5,14-20). L’amore di Cristo appunto, prima che per Cristo, ci deve incoraggiare, anche nella complessa contemporaneità, a chiedere e a lavorare con determinazione per la piena e visibile comunione tra tutti i cristiani, così da essere a fianco e a servizio di chi fa più fatica a vivere e a sperare.
La Celebrazione Ecumenica della Parola dunque avverrà a Tolentino presso il Teatro multimediale “Spirito Santo”, dell’omonima parrocchia, sempre Venerdì 20 Gennaio 2017 alle ore 21:15.
Che poi tale inedita forma di collaborazione reciproca, significativo gesto dentro il drammatico contesto del sisma, avvenga proprio a Tolentino, è segno di come i credenti in Cristo Gesù di questa città e della Provincia, si sentano, nelle loro diverse identità confessionali, solidali con un aiuto morale e materiale ad una realtà violentemente colpita dal terremoto ma intenta a risollevarsi con fierezza e sollecitudine.
Altrettanto degno di considerazione, infine, è il fatto che, nella ricorrenza del Quinto Centenario della Riforma, avviata dal monaco agostiniano Martin Lutero con il simbolico gesto dell’affissione delle 95 tesi sulle indulgenze (31 ottobre 1517, Wittemberg, Germania), sia proprio una Chiesa della variegata famiglia riformata a ospitarci e organizzare tale incontro di preghiera, da anni ormai così sentito e vissuto.
Esprimiamo, allora, la nostra gratitudine e stima ecclesiale alla Comunità Battista partecipando numerosi a questa Celebrazione della comune fede nel Signore Gesù, consapevoli che “Cristo è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per Lui che è morto ed è risuscitato per loro” (2Cor 5,15). Spinti e consolati dal Suo amore, testimoniamo in mezzo agli altri, con umiltà e rispetto, la tenerezza di Dio con opere di solidarietà e misericordia, operando giustizia e pace, in disinteressata collaborazione con le istituzioni civili e le associazioni di varia ispirazione che lavorano per la dignità della persona e il bene comune.
Prof. Paolo Matcovich
Direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso